Da quando iniziò il mandato di Donald Trump non si faceva altro che parlare di sanzioni, quasi fossero delle caramelle dal gusto insapore date a dei bambini un po' troppo maleducati. Insapori si ma pur sempre delle caramelle.
Eppure è proprio dal loro eccesso che nasce il problema.
Un eccesso di sanzioni non solo determina un affievolimento delle relazioni ma rende anche più fragile la posizione di leadership assunta da un paese oltreché danneggiare in modo irreversibile le relazioni tra i due paesi: sanzionante e sanzionato, ma anche tutti i paesi che a questi sono legati tramite relazioni commerciali. Le sanzioni prese da sole non rappresentano uno strumento utile quando le cause scatentanti sono variegate.
Si pensi alle sanzioni delle Nazioni Unite verso l'Iraq quando nel 1990 il Consiglio di Sicurezza vietò l'importazione dei beni prodotti in Iraq e Kuwait, va da sé che un blocco totale danneggiò in modo totale anche gli interessi della popolazione, ma queste erano dirette verso quello che era un regime, quello di Saddam Hussein, totalitario che commetteva gravi crimini contro l'umanità.
Per valutare il ruolo delle sanzioni economiche bisognerebbe capire al meglio loro evoluzione. Se un tempo le sanzioni erano limite al solo embargo, oggi sono utilizzate come un'arma secondaria, meno fatale nel caso in cui l'intervento militare possa apparire esagerato e oggi le sanzioni possono essere imposte per fenomeni costantemente in crescita. A tale scopo si vedano tutte le sanzioni che il Presidente Biden ha annunciato nei confronti dela Russia per i continui attacchi cyber-crminali o quelle che erano state imposte da Trump contro la Cina e la sua Huawei.
Si noti come in questo grafico si possa vedere l'incremento delle sanzioni, che hanno superato in modo costante la media durante l'amministrazione Trump ma che tuttavia non accennano a diminuire anche con un governo più pacato di Joe Biden, segno che il trend è sfortunatamente positivo.
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| Fonte: Gibson Dunn |
La speranza è come diceva il celebre stratega Machiavelli è che vengano più buone leggi poiché solo queste rendono civili i popoli.


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