Sembra quasi ufficiale: la nuova economia post-pandemia è basata su messaggi di spensieratezza, legerezza e voglia di riscatto. Il nuovo marketing si può dire che è semplicemente... Diverso!
Questa visione prima che una valenza economica ha una valenza mentale e riflette il nuovo modo di guardare alla vita e a tutte le sue conseguenze ed è che così che anche chi potrebbe permettersi un abito nuovo si veste con un capo riclato per il bene del pianeta e chi la domenica potrebbe andare al ristorante ma invece resta a casa a godersi un pranzo domenicale con i propri cari. E' una mentalità che cerca di compensare i torti che nel nostro piccolo abbiamo fatto.
Le nuove strategie di marketing dovranno muoversi in una situazione dove le persone saranno meno inclini a spendere i propri risparmi, non solo a causa delle limitazioni imposte ma anche per una sorta di ansia nei ansia nei confronti di un'ipotetica perdita di lavoro o di spese straordinarie o nel caso più remoto di un nuovo ritorno del virus. A questo proposito mi viene in mente una frase del mio nonno che ogni tanto ripete che avendo conosciuto guerra e povertà, anche nel dopoguerra, quando le condizioni di vita erano notevolmente migliorate, lui continuvava a sentirsi povero.
A questo proposito anche le aziende devono modificare o accelerare il loro cambiamento in tema marketing. Oggi vale più di ieri l'assunto che il cliente deve essere felice. Non c'è bisogno che le aziende spendano gran parte delle risorse del proprio budget per pubblicità strappalacrime o per packaging dal colore più friendly. Quello che le aziende devono ritornare a conseguire è un maggiore tasso di partecipazione con il cliente , un engagement che non solo porta ad un aumento di fatturato ma anche ad una maggiore consapevolezza da parte del cliente

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